OPI | Ordine delle Professioni infermieristiche Cagliari

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L’assistenza infermieristica nelle comunità confinate. La Fnopi riattiverà un tavolo tecnico ad hoc

Si è tenuta il 17 settembre, voluta dal Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, una tavola rotonda con gli infermieri membri della sezione infermieristica della Società italiana di Medicina e Sanità penitenziaria (S.I.M.S.Pe. Onlus) con la presenza di Pierpaolo Pateri, Presidente dell’Opi di Cagliari.

 

“Il problema carceri e sanità – ha detto il Vice Ministro Sileri – mi è sempre stato a cuore: sono nicchie su cui è necessario accendere i riflettori. Manca personale e al centro della nostra agenda, dell’agenda di Governo,  dovremmo stilare un cronoprogramma che si occupi delle emergenze: carenza di medici e infermieri, retribuzioni, carceri, salute mentale, territorio. Ad esempio per le carceri è fondamentale organizzare ciò che poi c’è fuori per una vera riabilitazione e per un’assistenza a tutte quelle problematiche che sono subentrate con la detenzione”.

 

Durante la tavola rotonda, Pierpaolo Pateri, presidente dell’Opi di Cagliari e in rappresentanza della Federazione nazionale degli ordini delle professioni sanitarie, ha sottolineato che se in generale, l’infermiere è l’unica figura professionale che, occupandosi di assistenza, quotidianamente entra in contatto con il detenuto, è anche quello che corre quotidianamente  il rischio nello svolgimento del proprio lavoro: non sempre l’assistito è persona tranquilla con il quale è possibile effettuare un percorso assistenziale senza problemi e spesso l’infermiere è minacciato dal detenuto con lo scopo di ricevere farmaci non prescritti. La somministrazione stessa è una procedura che richiede molta più attenzione rispetto agli altri ambienti lavorativi dal momento che gli aghi possono rappresentare un’arma.

 

“È fondamentale – ha sottolineato Pateri – avere una preparazione adeguata nell’affrontare un contesto lavorativo come quello presente all’interno dei penitenziari, per salvaguardare se stessi e soprattutto, cosa più difficile, per erogare un’assistenza sanitaria, e in particolare infermieristica, adeguata. Da questo punto di vista sono insufficienti gli strumenti per realizzare una formazione adatta”.

 

Pateri ha annunciato inoltre la volontà della Fnopi di riattivare il tavolo tecnico della Federazione per approfondire tematiche peculiari dell’assistenza infermieristica all’interno delle comunità confinate,  ma non solo, individuare criticità e fornire elementi utili agli organi nazionali e al Comitato centrale della Federazione per formulare proposte operative ma anche promuovere confronto continuo tra operatori sul piano nazionale col coinvolgimento Opi, diffondere le buone pratiche e studiare possibili soluzioni a criticità evidenziate.

 

Per approfondimenti:

http://www.fnopi.it/attualita/l-assistenza-infermieristica-nelle-comunita-confinate-la-fnopi-riattivera-un-tavolo-tecnico-ad-hoc-id2732.htm

 

 

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