OPI | Ordine delle Professioni infermieristiche Cagliari

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Il progresso della scienza è un valore universale dell’umanità che non può essere negato o distorto per fini politici o elettorali. Per questo la Fnopi, prima federazione in Italia, ha sottoscritto lo scorso 22 novembre a Bologna il “Patto trasversale per la Scienza”, nel corso del convegno “Scienza & passione per vincere la crisi”, organizzato dal Gruppo Ricerca dell’Ordine degli infermieri del capoluogo emiliano romagnolo in collaborazione con Giovanni Pomponio (Ospedali riuniti di Ancona), ideatore del format.

 

Il Patto ha raccolto finora oltre 6100 firme, tra cui quelle di quattro premi Nobel (tutti stranieri, tre per la medicina e uno per la chimica), deputati e senatori, Università, esponenti di rilievo delle regioni, politici tra cui l’attuale viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, Matteo Renzi, Beppe Grillo, Beatrice Lorenzin, presidenti di società scientifiche e fondazioni per la ricerca, e Ranieri Guerra, vicedirettore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità.

 

“Sottoscrivere il Patto – ha detto la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli – è una scelta naturale per gli infermieri. Anche nel nuovo Codice deontologico abbiamo previsto che l’impegno dei nostri professionisti debba basarsi su conoscenze validate dalla comunità scientifica e che sia necessario aggiornare le competenze attraverso studio e ricerca, pensiero critico e riflessione fondata sull’esperienza e buone pratiche per garantire la qualità e la sicurezza delle attività”.

 

“Il rispetto della scienza – ha aggiunto il presidente dell’Ordine di Bologna Pietro Giurdanella – è essenziale per assicurare conoscenze determinate in base a principi rigorosi di verifica della loro validità, lo studio e l’applicazione di metodi teorici e sperimentali per rispondere alle molte domande che nascono dal bisogno di salute”.

 

Il Patto prevede cinque impegni per la politica.

 

1 – Tutte le forze politiche italiane si impegnano a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità che non ha alcun “colore politico”, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili.

 

2 – Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’Aids, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche, ecc.

 

3 – Tutte le forze politiche italiane si impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica.

 

4 – Tutte le forze politiche italiane si impegnano ad implementare programmi capillari di informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, ed ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità.

 

5 – Tutte le forze politiche italiane si impegnano affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base.

 

Per approfondimenti:

http://www.fnopi.it/attualita/patto-trasversale-per-la-scienza-fnopi-prima-federazione-a-sottoscriverlo-id2782.htm

 

Gli infermieri possono avere un ruolo rilevante nella prevenzione dei suicidi perché, collaborando in equipe con medici e psicologi, possono rilevare il disagio latente o potenziale. È quanto è emerso nel corso di un seminario organizzato lo scorso 20 ottobre dall’Opi di Bologna e che ha visto come tema centrale quello della prevenzione dei suicidi tra le forze dell’ordine.

 

Nel periodo 2010-2018 si sono, purtroppo, registrati molti casi di suicidio nelle forze armate e di polizia: complessivamente ben 253. Il seminario ha voluto sottolineare l’importanza della prevenzione, anche grazie al supporto della professionalità degli infermieri.

 

“Il tema non riguarda ovviamente solo i militari ma è trasversale nella società civile. Per questo si pensa già – ha dichiarato il presidente Opi Bologna Pietro Giurdanella – ad una seconda edizione per un confronto anche con gli infermieri ospedalieri e del territorio”.

 

Per approfondimenti:

https://www.nurse24.it/infermiere/ordine/forze-dell-ordine-infermieri-in-prima-linea-per-la-prevenzione-dei-suicidi.html