OPI | Ordine delle Professioni infermieristiche Cagliari

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“Un paziente può dirsi guarito quando risulti negativo a due test effettuati a distanza di 24 ore”. Lo afferma il Consiglio di Superiore di Sanità che ha messo a punto un documento poi adottato dal Ministero della Salute che lo ha diffuso come circolare.

 

“Si definisce clinicamente guarito da Covid-19 un paziente che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche (febbre, rinite, tosse, mal di gola, eventualmente dispnea e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria) associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventa asintomatico per risoluzione della sintomatologia clinica presentata. Il soggetto clinicamente guarito può risultare ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. Il paziente guarito è colui il quale risolve i sintomi dell’infezione da Covid-19 e che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro, per la ricerca di SARS-CoV-2”.

 

In ogni caso, nel parere il Css evidenzia come “pur non esistendo chiare evidenze a supporto, si ritiene opportuno suggerire di ritestare il paziente risultato positivo, a risoluzione dei sintomi clinici e, in caso di persistenza della sintomatologia, non prima di 7 giorni dal riscontro della prima positività”.

 

Per approfondimenti:

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=81955

 

 

Il Coronavirus può essere sconfitto anche mettendo a disposizione degli operatori sanitari gli ultimi dati scientifici disponibili su aspetti specifici riguardanti l’epidemia. Per questo motivo la Società Italiana di Neonatologia ha elaborato il documento “Allattamento e Infezione da SARS-CoV-2”, con l’obiettivo di offrire delle indicazioni condivise e prevenire ed affrontare possibili casi di contagio madre-neonato.

 

“Ci troviamo dinanzi ad una situazione complessa e delicata: da un lato evidenze scientifiche e casistiche ancora limitate, dall’altro la volontà di tutelare la relazione mamma-neonato e l’allattamento al seno, coniugandola con un corretto approccio igienico-sanitario”, afferma il presidente della Sin Fabio Mosca.

 

“Non è ancora chiaro quale sia la frequenza di un’eventuale trasmissione perinatale dell’infezione da SARS-CoV-2. L’impatto sulla salute potrebbe dipendere più dalla gravità dell’infezione materna e da concomitanti patologie ostetriche, piuttosto che dall’infezione da SARS-CoV-2 in sé. Un’eventuale infezione neonatale da SARS-CoV-2 potrebbe essere il risultato di una trasmissione acquisita per via respiratoria dalla madre nel post partum piuttosto che per via transplacentare o tramite l’allattamento materno. Sulla base degli ancora limitati dati disponibili in letteratura, l’infezione postnatale da SARS-CoV-2 sembrerebbe non essere grave o risultare addirittura asintomatica rispetto a quanto avviene nelle età successive”.

 

“Raccomandiamo a tutti i neonatologi, alle ostetriche, agli infermieri e agli operatori sanitari coinvolti nella cura di mamme e neonati in ospedale, l’adozione di queste indicazioni e di tutte le procedure preventive necessarie”, conclude Mosca.

 

Per approfondimenti e per scaricare il documento:

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=81948

 

 

 

Il mondo delle professioni infermieristiche piange la scomparsa di Luca Benci. Giurista, esperto di professioni sanitarie, consulente della Fnopi, apprezzatissimo relatore a convegni e seminari organizzati per gli infermieri, è scomparso all’età di 59 anni lo scorso 28 febbraio dopo una vita dedicata alla crescita di tutte le professioni sanitarie.

 

Ex infermiere, nella sua attività di giurista Luca Benci è stato direttore dal 1998 al 2004 della Rivista di diritto delle professioni sanitarie e appena un anno fa era stato nominato componente non di diritto del Consiglio superiore di sanità per il triennio 2019-2022

 

La Fnopi ricorda l’uomo, il giurista, il teorico e il compagno di molte battaglie, capace di sottolineare con spirito assolutamente libero e trasparente come era sua caratteristica, anche le criticità e i punti di caduta – soprattutto giuridici – di posizioni e tesi che discusse e ragionate hanno poi portato quella infermieristica a essere una delle prime e più importanti professioni nel settore dell’assistenza nel nostro paese.

 

Ma Fnopi soprattutto piange l’amico, di tutti, nessuno escluso, che lascia un vuoto culturale e di rapporti umani difficilmente colmabile e che nessun infermiere potrà dimenticare. Luca Benci è sempre stato con noi e ora è giusto che tra noi resti la sua immagine, i suoi insegnamenti e la sua memoria.

 

La presidente nazionale Cnc (Coordinamento nazionale caposala) Maria Gabriella De Togni ha inviato una lettera a Quotidiano Sanità con la quale ha voluto “sottolineare l’apprezzamento per Benci che ha difeso e valorizzato la professione infermieristica scrivendone ripetutamente con la forza del suo carattere e la sua eccellente conoscenza giuridica. Lo abbiamo conosciuto e seguito, ci ha conosciuto e consigliato, con il suo immenso sapere del mondo del diritto e delle leggi, durante i numerosi anni di conoscenza. Oggi vogliamo ribadire questa nostra gratitudine per aver pubblicamente trasmesso, con la schiettezza e il coraggio, che sempre lo hanno contraddistinto, il suo pensiero e le sue idee”.

 

Il sito Quotidiano Sanità, di cui era collaboratore, ha dedicato a Benci una sezione speciale in cui ha raccolto tutti i suoi interventi.

 

Per approfondimenti:

http://www.quotidianosanita.it/ciao_luca/

 

Iss e Ministero con Regioni, Ordini professionali e società scientifiche hanno messo a punto un decalogo per i cittadini sui “dieci comportamenti da seguire” per la prevenzione dell’infezione da Coronavirus (COVID-19). Nel contempo l’Iss organizza un corso on line per operatori.