OPI | Ordine delle Professioni infermieristiche Cagliari

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L’infermiere di famiglia è finalmente realtà. Il Patto per la Salute recentemente approvato prevede infatti che accanto ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, agli specialisti ambulatoriali e ai farmacisti ci sia “l’assistenza infermieristica di famiglia/comunità, per garantire la completa presa in carico integrata delle persone”.

 

“La professione fa un altro passo avanti nel suo cammino, entra nelle case delle persone, contrasta le disuguaglianze soprattutto nelle aree interne e garantisce un’assistenza territoriale accessibile soprattutto a una popolazione che invecchia e presenta sempre più cronicità e disabilità, con la necessità di soddisfare bisogni di assistenza complessi che gran parte delle famiglie non può affrontare da sola” ha commentato la presidente della Fnopi Barbara Mangiacavalli.

 

“Ora le Regioni, che hanno approvato il Patto – conclude la presidente – devono attuare le previsioni che contiene insieme agli Ordini degli infermieri. Noi siamo già al lavoro per preparare i nostri professionisti a interpretare al meglio questo nuovo ruolo che c’è stato assegnato all’interno del Servizio sanitario nazionale”.

 

Per approfondimenti:

https://www.fnopi.it/2019/12/18/patto-salute-infermiere-famiglia-infermiere-comunita-fnopi/

 

 

Il 2020 è l’anno internazionale dell’infermiere. Lo ha deciso l’Organizzazione mondiale della Sanità, insieme alla Confederazione internazionale delle ostetriche (Icm), al Consiglio internazionale degli infermieri (Icn), Nursing Now e al Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa). Dal primo gennaio fino al 31 dicembre saranno tantissime le iniziative in tutto il mondo per celebrare infermieri e ostetriche.

 

La scelta del 2020 è legata al bicentenario della nascita della fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, Florence Nightingale.

 

Nata a Firenze il 12 maggio 1820, Nightingale fu una professionista riconosciuta internazionalmente come la prima infermiera moderna, in quanto fu la prima a parlare di prevenzione del rischio clinico, ad applicare il metodo scientifico attraverso l’utilizzo della statistica, ad occuparsi di organizzazione, efficiente ed efficace, degli ospedali da campo, a prevenire e sorvegliare le infezioni correlate all’assistenza.

 

La Fnopi sta organizzando per il 12 maggio a Firenze un evento unico, memorabile, condiviso con tantissimi infermieri e Ordini. #Florence2020 non sarà solo una semplice ricorrenza, ma una giornata colma di riflessioni sul passato, presente e futuro dell’assistenza, tante le attività, numerosi i professionisti e i cittadini coinvolti.

 

Storia, arte e infermieristica si mescoleranno assieme, come in un quadro, per far emergere i colori di una delle professioni cardine del nostro Ssn.

 

Per approfondimenti:

https://www.fnopi.it/2019/12/16/oms-2020-anno-mondiale-dellinfermiere-fnopi/

https://www.fnopi.it/a-firenze-le-celebrazioni-nazionali-della-giornata-dellinfermiere-2020

 

 

 

Tra legge di bilancio e nuovi contratti c’è una nuvola nera che si addensa sul personale del Servizio sanitario nazionale: aumenti davvero all’osso e perdita di potere di acquisto che dall’ultimo contratto “normale” – quello del 2009 – ha tolto alle buste paga una media del 6,33% del loro potere di acquisto con una forbice compresa tra poco più dell’1 e circa il 10% in base alle varie categorie professionali.

 

L’analisi degli aumenti, delle buste paga, della perdita di potere di acquisto e di quella degli organici del Servizio sanitario è del Centro studi Fnopi, che come tale fa anche un focus sugli infermieri.

 

Alla perdita economica si associa la perdita sempre dal 2009 in poi di circa 25mila unità di personale (infermieri in testa con quasi 12mila organici in meno) che nelle Regioni più svantaggiate, quelle con piano di rientro, concentra la maggior parte delle perdite.

 

Oggi la carenza di infermieri si assesta secondo i dati Fnopi su oltre 50mila unità che con l’effetto di Quota 100 potrebbero salire in tre anni anche fino a 76mila.

 

Studi internazionali negli ultimi tempi hanno dimostrato che troppi pazienti per ogni infermiere aumentano il rischio di mortalità: dovrebbero essere 6 in media generale e in Italia vanno dai circa 8 delle Regioni più virtuose agli oltre 17 di quelle con minori organici.

 

L’aumento del rischio di mortalità è tra il 25 e il 30 per cento, ma nuovi dati mettono in risalto un altro problema serio di salute legato ai numeri di chi assiste i pazienti.

 

Senza contare il danno sui pazienti provocato da infermieri a cui si fanno svolgere attività non Il messaggio al Governo, dati alla mano, è chiaro e a lanciarlo è la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli: “Mancano professionisti, mancano anche gli infermieri, a mancare, però, è soprattutto un serio ed equilibrato rapporto tra i professionisti che si realizzi attraverso lo sviluppo delle competenze. Serve una visione più ampia e coraggiosa”.

 

Per approfondimenti:

https://www.fnopi.it/2019/12/05/analisi-fnopi-su-buste-paga-e-organici-fnopi/

 

 

Lo scorso 7 gennaio il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il decreto che istituisce la Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitarie.

 

“Sarà un luogo di dialogo, ascolto e confronto tra medici, infermieri, farmacisti e professionisti della salute. È anche così che si migliora il Servizio sanitario nazionale” ha scritto il ministro sulla sua pagina Facebook.

 

“Apprezzabile, condivisibile e necessario lo sprint del ministro Speranza che, passando dalle parole ai fatti, ha dato gambe alla Consulta delle Federazioni degli ordini professionali”, ha commentato la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli.

 

“Quello che ci aspettiamo ora da questa Consulta è che veda tutti protagonisti e allo stesso modo senza professioni di serie A e serie B, con un ministero e il suo ministro a garanzia di tutto questo”.

 

“In tal caso i 450mila infermieri impegnati ogni giorno nel prendersi cura della comunità e dei più fragili, saranno al fianco del ministro Speranza per disegnare davvero tutti insieme un percorso di confronto e condivisone tra le Federazioni, dove tutti abbiano stessa dignità e stesso rilievo per realizzare percorsi di assistenza virtuosi, necessari alla crescita e allo sviluppo reale del nostro Ssn”.

 

Per approfondimenti:

https://www.fnopi.it/2020/01/07/consulta-professioni-speranza-mangiacavalli/