OPI | Ordine delle Professioni infermieristiche Cagliari

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Ben 9448 infermieri hanno risposto “ci sono” alla chiamata della Protezione civile per dare supporto, aiuto e collaborazione professionale ai colleghi delle zone d’Italia dove c’è il maggior numero di contagi e morti per Covid-19, quasi venti volte di più della richiesta.

 

“Non abbiamo mai avuto dubbi come Federazione sulla preparazione, la volontà di vicinanza e di non lasciare mai soli colleghi e cittadini e questa ne è la prova” afferma Barbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi.

 

“Eppure, tra gli infermieri – continua – c’è il maggior numero di operatori sanitari positivi a Covid: circa quattromila. Tra gli infermieri c’è chi muore di Covid per assistere ed essere vicino ai pazienti, ma lo fa comunque senza il minimo tentennamento. Tra gli infermieri il principio è uno solo: prendersi cura, perché il loro obiettivo assoluto è la salute di tutti. E lo hanno dimostrato nei fatti, chiunque lo ha visto e lo può vedere ogni giorno, ogni ora, purtroppo in un’emergenza a cui nessuno di noi avrebbe voluto mai, invece, assistere”.

 

“Grazie a loro e alla loro volontà – conclude Mangiacavalli – grazie da parte della Federazione, ma ritengo questo sia un grazie che tutto il paese, e il ministro della Salute Speranza lo ha fatto per primo, gli rivolge in questo momento. E da quando la Protezione civile selezionerà chi di loro potrà andare ‘al fronte’ della pandemia, i nostri esperti in maxiemergenze saranno li, uniti alla Task Force di cui ora fanno parte i 300 medici scelti con lo stesso criterio, per formare davvero una prima linea d’assalto senza precedenti contro il virus”.

 

 

Per approfondimenti: https://www.fnopi.it/2020/03/29/ordinanza-protezione-civile-risposta-9448-grazie/

Il ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha inserito nel programma di emissioni delle carte-valori postali per l’anno 2020 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “Il senso civico” dedicato alla professione infermieristica e a Florence Nightingale, nel suo secondo centenario della nascita.

 

Lo scorso 7 gennaio il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il decreto che istituisce la Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitarie.

 

“Sarà un luogo di dialogo, ascolto e confronto tra medici, infermieri, farmacisti e professionisti della salute. È anche così che si migliora il Servizio sanitario nazionale” ha scritto il ministro sulla sua pagina Facebook.

 

“Apprezzabile, condivisibile e necessario lo sprint del ministro Speranza che, passando dalle parole ai fatti, ha dato gambe alla Consulta delle Federazioni degli ordini professionali”, ha commentato la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli.

 

“Quello che ci aspettiamo ora da questa Consulta è che veda tutti protagonisti e allo stesso modo senza professioni di serie A e serie B, con un ministero e il suo ministro a garanzia di tutto questo”.

 

“In tal caso i 450mila infermieri impegnati ogni giorno nel prendersi cura della comunità e dei più fragili, saranno al fianco del ministro Speranza per disegnare davvero tutti insieme un percorso di confronto e condivisone tra le Federazioni, dove tutti abbiano stessa dignità e stesso rilievo per realizzare percorsi di assistenza virtuosi, necessari alla crescita e allo sviluppo reale del nostro Ssn”.

 

Per approfondimenti:

https://www.fnopi.it/2020/01/07/consulta-professioni-speranza-mangiacavalli/

 

 

Il progresso della scienza è un valore universale dell’umanità che non può essere negato o distorto per fini politici o elettorali. Per questo la Fnopi, prima federazione in Italia, ha sottoscritto lo scorso 22 novembre a Bologna il “Patto trasversale per la Scienza”, nel corso del convegno “Scienza & passione per vincere la crisi”, organizzato dal Gruppo Ricerca dell’Ordine degli infermieri del capoluogo emiliano romagnolo in collaborazione con Giovanni Pomponio (Ospedali riuniti di Ancona), ideatore del format.

 

Il Patto ha raccolto finora oltre 6100 firme, tra cui quelle di quattro premi Nobel (tutti stranieri, tre per la medicina e uno per la chimica), deputati e senatori, Università, esponenti di rilievo delle regioni, politici tra cui l’attuale viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, Matteo Renzi, Beppe Grillo, Beatrice Lorenzin, presidenti di società scientifiche e fondazioni per la ricerca, e Ranieri Guerra, vicedirettore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità.

 

“Sottoscrivere il Patto – ha detto la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli – è una scelta naturale per gli infermieri. Anche nel nuovo Codice deontologico abbiamo previsto che l’impegno dei nostri professionisti debba basarsi su conoscenze validate dalla comunità scientifica e che sia necessario aggiornare le competenze attraverso studio e ricerca, pensiero critico e riflessione fondata sull’esperienza e buone pratiche per garantire la qualità e la sicurezza delle attività”.

 

“Il rispetto della scienza – ha aggiunto il presidente dell’Ordine di Bologna Pietro Giurdanella – è essenziale per assicurare conoscenze determinate in base a principi rigorosi di verifica della loro validità, lo studio e l’applicazione di metodi teorici e sperimentali per rispondere alle molte domande che nascono dal bisogno di salute”.

 

Il Patto prevede cinque impegni per la politica.

 

1 – Tutte le forze politiche italiane si impegnano a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità che non ha alcun “colore politico”, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili.

 

2 – Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’Aids, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche, ecc.

 

3 – Tutte le forze politiche italiane si impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica.

 

4 – Tutte le forze politiche italiane si impegnano ad implementare programmi capillari di informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, ed ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità.

 

5 – Tutte le forze politiche italiane si impegnano affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base.

 

Per approfondimenti:

http://www.fnopi.it/attualita/patto-trasversale-per-la-scienza-fnopi-prima-federazione-a-sottoscriverlo-id2782.htm