OPI | Ordine delle Professioni infermieristiche Cagliari

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Un video per spiegare come accogliere in ospedale i pazienti non vedenti. Lo ha realizzato il giornalista Giovanni Marmina per conto dell’Unione Ciechi e Ipovedenti del Piemonte.

 

Il video dura poco più di dodici minuti e descrive il percorso-tipo che un paziente si trova a dover compiere all’interno di un ospedale: dall’atrio di ingresso con i volontari dell’Anteas di Biella, parte attiva di questo progetto, fino alle visite in ambulatorio, il video descrive in modo chiaro ed esaustivo anche i gesti semplici che possono sembrare scontati ma che hanno, invece, un’importanza rilevante.

 

“Si tratta di uno strumento innovativo – afferma il direttore della struttura Direzione delle Professioni Sanitarie, Antonella Croso – che useremo per formare il nostro personale e che metteremo a disposizione anche di tutti i nuovi assunti. L’aspetto di certo più rilevante è legato alla praticità che lo caratterizza perché è soprattutto una guida per alimentare l’attenzione e la sensibilità verso pazienti che hanno la necessità di poter contare su gesti semplici, di supporto e affiancamento. Un tutorial che sarà utile per tutti noi”.

 

Per approfondimenti:

https://www.quotidianopiemontese.it/2019/10/04/sanita-un-video-spiega-a-medici-e-infermieri-come-accogliere-i-non-vedenti/

 

Per guardare il video:

http://www.uicpiemonte.it/accoglienza-paziente-disabile-visivo

 

Contro la violenza sugli operatori sanitari nascerà presto un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie. È tra le novità contenute dal disegno di legge n. 867, “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”, approvato lo scorso 25 settembre dal Senato e che ora passerà all’esame della Camera per l’approvazione definitiva.

 

“L’approvazione del provvedimento con una corsia preferenziale rispetto al normale iter che lo aveva tenuto in stand by per oltre un anno, rappresenta per i professionisti della salute motivo di soddisfazione e soprattutto orgoglio per l’introduzione nell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie, degli Ordini professionali, una richiesta di modifica al testo avanzata ed accolta grazie anche al lavoro della Fnopi” spiega la presidente Barbara Mangiacavalli.

 

Mangiacavalli in proposito ricorda il decalogo di necessità presentato dalla Federazione, considerando anche che l’89,5 per cento degli infermieri è stato ed è oggetto di violenze fisiche o verbali.

 

  1. Tolleranza zero verso la violenza nelle strutture sanitarie, con inasprimento delle pene perché chi la compie sappia (quindi massima informazione) di stare perpetrando un reato severamente punibile.

 

  1. Regolamentare l’uso dei social nei luoghi di lavoro e rispetto all’attività professionale per evitare commenti, furti di identità e proposte inappropriate (ne sono vittima circa il 12% dei professionisti coinvolti che nel caso degli infermieri sono per il 77% donne).

 

  1. Snellire le attese stressanti in pronto soccorso con meccanismi di smistamento alternativi (es. see&treat) per ridurre la tensione e la reattività dei pazienti.

 

  1. Stabilire pene più severe per chi aggredisca verbalmente e fisicamente un professionista sanitario donna sul luogo di lavoro, prevedendo l’aggravante del pericolo che nell’azione possono correre gli assistiti.

 

  1. Maggiore formazione del personale nel riconoscere, identificare e controllare i comportamenti ostili e aggressivi prevedendo anche appositi corsi Ecm (come il corso CARE, presentato assieme alla Federazione nazionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri).

 

  1. Aumentare l’informazione e la formazione perché siano denunciate da tutti e in modo chiaro le azioni di ricatto e le persecuzioni nell’ambiente di lavoro rispetto alla posizione e ai compiti svolti.

 

  1. Predisporre un team addestrato a gestire situazioni critiche e in continuo contatto con le forze dell’ordine soprattutto (ma non solo) nelle ore notturne nelle accettazioni e in emergenza.

 

  1. Predisporre un team addestrato a gestire situazioni critiche e in continuo contatto con le forze dell’ordine e sensibilizzare i datori di lavoro a non “lasciar fare”, ma a rifiutare la violenza anche prevedendo sanzioni.

 

  1. Stabilire procedure per rendere sicura l’assistenza domiciliare prevedendo anche la presenza di un accompagnatore o la comunicazione a un secondo operatore dei movimenti per una facile localizzazione.

 

  1. Evitare per quanto possibile che i professionisti sanitari effettuino interventi domiciliari da soli, ma fare in modo che con loro sia presente almeno un collega o un operatore della sicurezza.

 

Per approfondimenti:

http://www.fnopi.it/attualita/ddl-violenza-sugli-operatori-sanitari-con-l-approvazione-al-senato-cambio-di-passo-concreto-per-la-sicurezza-id2741.htm

 

 

“Massima attenzione alle istanze dagli infermieri”. Lo ha dichiarato il neo ministro della Salute Roberto Speranza, incontrando lo scorso 26 settembre la presidente e il portavoce della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, Barbara Mangiacavalli e Tonino Aceti.

 

Infermiere di famiglia, carenze, specializzazioni infermieristiche e conferma dei contenuti del Patto per la Salute che prevede un forte rilancio dell’assistenza sul territorio sono stati i temi all’ordine del giorno dell’incontro, il primo in ordine temporale del neoministro con le professioni che operano nella sanità.

 

“Dobbiamo guardare solo al futuro dell’organizzazione e dell’assistenza, senza fare alcun passo indietro, riconoscendo le competenze che la professione infermieristica ha ormai acquisito da oltre vent’anni”, ha detto Barbara Mangiacavalli al ministro.

 

“Bene il finanziamento a 3,5 miliardi in più per il fondo sanitario e infermieri pronti a sostenere il ministero nell’iter della prossima legge di Bilancio – ha detto Aceti al ministro – e bene – ha concluso Aceti – la volontà di abolizione del superticket: riporta il Servizio sanitario nazionale a essere la prima scelta di cura e assistenza per i cittadini ed è una misura che sostiene maggiore accesso alle prestazioni e più tutela dei redditi delle famiglie”

 

Speranza, ha infine confermato la volontà di avere un filo diretto e una collaborazione attiva con la Federazione.

 

Per approfondimenti:

http://www.fnopi.it/attualita/la-fnopi-incontra-il-ministro-della-salute-roberto-speranza-massima-attenzione-alle-istanze-degli-infermieri-id2746.htm

 

La Fnopi  (Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche) sta organizzando un evento unico e memorabile, condiviso con tantissimi infermieri e Ordini per la giornata dell’Infermiere, il 12 maggio 2020, data che quest’anno coincide con il bicentenario della nascita di Florence Nightingale.